Una cosa è certa: le note positive di questo libro non si contano.

In primo luogo mi sento di elogiare la capacità dell'autore: esposizione sempre chiara e impeccabile, estremamente scorrevole, capace di farti rimanere incollato alle pagine del libro, rendendoti curioso di sapere come si evolve la storia (cosa piuttosto difficile da fare per una storia di cui conosciamo già il risultato finale), l'abilità di estrapolare fatti storici e curiosità dai personaggi assolutamente ignorate dal grande pubblico, nonché capaci di ribaltare la visione che si ha di quel preciso periodo storico; il suo saper esporre alcuni concetti di fisica di base, utili alla comprensione del processo di costruzione del suddetto ordigno e i molteplici attimi di riflessione che possono naturalmente scaturire leggendo alcune parti in particolar modo.

Per concludere, devo dire che la narrazione è stata talmente coinvolgente che, durante la lettura, sono riuscito a ripercorrere con la mente le scene dell'ormai famosissimo e pluripremiato film "Oppenheimer" di Christopher Nolan, quasi come fossi lì presente.

Questo è proprio il genere di libri per cui faccio, in tutta onestà, molta fatica a rintracciare degli eventuali punti di debolezza. La narrazione, dal canto suo, è molto fluida e di facile comprensione, i fatti narrati si muovono con estrema sinuosità nel corso dell'intera stampa, andando a generare, come detto poc'anzi, una vera organicità.

L'unica "critica", per così dire, che mi sento di muovere è l'assenza di una documentazione fotografica: nel libro non sono presenti immagini, disegni o fotografie storiche di alcun tipo.

Personalmente ritengo che l'aggiunta di immagini di repertorio raffiguranti, che ne so, i ragazzi di Via Panisperna, oppure i personaggi principi di questo libro: Bohr, Heisenberg, Fermi, Oppenheimer ecc... O comunque qualcosa di più prettamente visivo, che potrebbe accompagnare i luoghi, i personaggi e gli eventi narrati, facilitando l'accesso anche a chi si affaccia a questi temi per la prima volta.