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Immagine del redattoreDamiano Furlan

Tutto zampe, niente corpo - Jacana africana

Da milioni di anni, ormai, gli uccelli sono riusciti a mettere a punto innumerevoli caratteristiche morfologiche ed etologiche, talmente sorprendenti da non sembrare, alle volte, reali.

Se si volesse parlare in maniera esaustiva di specie di uccelli peculiari, si potrebbe rimanere qui per qualche mese, tuttavia oggi desideravo parlarvi di uno in particolare, noto al grande pubblico per le sue zampe estremamente lunghe: Actophilornis africanus, nota più comunemente come Jacana africana.


Habitat e diffusione

Fig. 1.1

Come penso si possa intuire dal nome comune di questa specie, ovvero Jacana africana, il suo luogo di origine è l’Africa subsahariana.

Gli Stati in cui è possibile trovare questa specie, grazie alla sua enorme distribuzione, sono molti: Senegal, Guinea, Burkina Faso, Ghana, Nigeria, Costa d’Avorio, passando per Etiopia e Somalia, fino ad arrivare al capo sud del continente, ovvero: Namibia, Botswana, Mozambico e Sudafrica.

Gli ambienti prediletti da questo uccello sono principalmente le paludi, o comunque qualsiasi luogo caratterizzato da umidità elevata e acque poco profonde e stagnanti.


Fig. 1.1: Areale approssimativo della Jacana africana (Actophilornis africanus) - Crediti: Shyamal (per una mappa più accurata visitare la mappa presente sul sito dell'IUCN in fondo all'articolo).


La dieta

Gli esemplari di A. africanus si nutrono prevalentemente di piccoli invertebrati, insetti o aracnidi che prosperano in abbondanza in ambienti particolarmente umidi e paludosi, come ad esempio vermi, ragni, crostacei, ninfe di libellula, ecc. ma la sua dieta onnivora, consente loro di trarre nutrimento occasionalmente anche da vegetali, dai quali ricavano ad esempio i semi.


Figura a destra: Esemplare di Jacana africana nel parco nazionale Kruger, in Sudafrica - Crediti: Derek Keats (CC BY 2.0) Wikipedia.


L'uccello con i "trampoli"

Lungo 20 - 30 centimetri di lunghezza, con una apertura alare che varia dai 40 ai 50 centimetri, dal piumaggio marrone sul corpo, bianco sulla parte frontale del collo, nero posteriormente e un caratteristico becco di colore azzurro, la vera peculiarità di questo animale, come è facile intuire guardandolo, sono le zampe.

Sebbene possano sembrare un po’ buffe, le lunghe zampe di A. africanus tornano sicuramente molto utili nel contesto ambientale in cui vive: passando gran parte del tempo in ambienti in cui l’acqua è onnipresente, possedere delle specie di “trampoli” per potersi destreggiare fra la vegetazione galleggiante, risulta essere di fondamentale importanza.

Il termine che ho utilizzato poc'anzi, ovvero "trampoli" non è casuale, dal momento che esiste proprio un gruppo di uccelli, comprendente diverse famiglie, che prende il nome di trampolieri, aventi in gran parte la caratteristica comune delle zampe particolarmente lunghe.

Come se non bastasse, il suo peso esiguo (che varia da 1,4 a 2,6 chili circa), unito a delle lunghe dita delle zampe, permettono a questa specie di spostarsi al di sopra della vegetazione galleggiante, come ad esempio le ninfee, caratteristica che consente loro di attingere a delle risorse che, diversamente, sarebbero complesse da raggiungere.


Fig. 1.3: Jacana africana cammina sopra alla vegetazione galleggiante in Sudafrica - Crediti: Chris Eason (CC BY 2.0) postato in origine su Flickr.


Una grande famiglia

Una delle caratteristiche più peculiari di questo uccello riguarda le sue abitudini riproduttive: tale specie è considerata infatti poliandrica, ovvero ogni esemplare femminile avrà modo di accoppiarsi, nel corso della sua vita, con diversi esemplari maschili.

Questo fatto porta a delle ricadute anche in termini di cure parentali: una volta che la femmina avrà deposto le uova, sarà il maschio a prendersene cura, realizzando il nido, covando le uova e badando ai piccoli durante le prime fasi di vita.


Fig. 1.4: Esemplare adulto di Jacana africana (sinistra) insieme ad un pulcino della medesima specie fotografati a Kakegawa, Giappone - Crediti: su neko (CC BY 2.0) WIkipedia


Un padre premuroso

Oltre alla peculiarità citata poc’anzi, ve ne è un’altra piuttosto curiosa, che risiede nel modo in cui il genitore riesce a proteggere i suoi cuccioli: qualora il maschio debba spostare i propri cuccioli, esso sarà capace di trasportare questi ultimi sotto le sue ali. Questo fatto, che sembra all’apparenza banale, può generare delle illusioni ottiche piuttosto particolari, dal momento che, a prima vista, sembra che il genitore presenti moltissime zampe, come se fosse deformato, quando non sono altro che quelle dei suoi cuccioli.


Il club delle zampe lunghe

Johann Friedrich Gmelin

La Jacana africana, il cui nome scientifico è Actophilornis africanus (coniato dal biologo, entomologo e botanico tedesco Johann Friedrich Gmelin nel 1789) appartiene all’ordine Charadriiformes (caradriiformi in italiano) e alla famiglia Jacanidae (jacanidi in italiano).

La famiglia in questione, il cui nome in latino venne coniato dal zoologo norvegese Leonhard Hess Stejneger, noto soltanto come Stejneger, comprende diverse altre tipologie di uccelli con caratteristiche analoghe a quelle della Jacana.

A possedere le famose zampe lunghe che caratterizzano questo uccello sono anche altri generi di uccelli, che rientrano tutti in questa famiglia, come ad esempio: la Jacana minore (Microparra capensis) diffusa in Africa, la Jacana alibronzate (Metopidius indicus), diffusa in particolar modo in India, la Jacana crestata (Irediparra gallinacea) diffusa in Australasia, la Jacana spinosa (Jacana spinosa) diffusa in centro America, la Jacana dai bargigli (Jacana jacana) diffusa in gran parte del Sud America e la Jacana del Madagascar (Actophilornis albinucha), specie endemica del Madagascar.

Crediti da in alto a sinistra in senso orario:

  • Jacana africana (Actophilornis africanus) fotografata in Uganda - Crediti: Bernard DUPONT (CC BY-SA 2.0)

  • Jacana minore (Microparra capensis) fotografata in Botswana – Crediti: Derek Keats (CC BY 2.0)

  • Jacana alibronzate (Metopidius indicus) fotografata in India sul lago Vembanad – Crediti: Charles J. Sharp (CC BY-SA 4.0)

  • Jacana del Madagascar (Actophilornis albinucha) fotografata in Madagascar - Crediti: Zieger M (CC BY-SA 4.0)

  • Jacana dai bargigli (Jacana jacana) fotografata in Brasile - Crediti: Charles J. Sharp (CC BY-SA 4.0)

  • Jacana crestata (Irediparra gallinacea) fotografata in Australia – Crediti: julie burgher (originally posted on Flickr, CC BY-SA 2.0)

  • Jacana spinosa (Jacana spinosa) fotografata in Costa Rica - Crediti: Telegro (CC BY-SA 4.0)


Pericoli in vista?

Ad oggi A. africanus, ma in generale anche le altre specie di Jacana, sono classificate secondo l’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) come “Least Concern”, ovvero come “rischio minimo”, godendo infatti di una certa stabilità demografica (cosa che non vale ad esempio per la Jacana del Madagascar, classificata come “endangered”, ovvero “in pericolo”).

Nonostante questo, l’IUCN ha individuato alcune delle minacce principali che potrebbero intaccare, in un modo o nell’altro, questa specie: attività umane, come la realizzazione di progetti idroelettrici possono portare a delle inondazioni, che rischiano di impattare sulla vita di questi uccelli, ma non solo, anche il degrado delle zone umide e il pascolo sembrano essere dei fattori da tenere sotto controllo al fine di limitare danni alla Jacana.


Fig. 1.7: Esemplare di Jacana africana che cammina sopra ad una ninfea nel parco nazionale di Kruger in Sudafrica - Crediti: Chris Eason (CC BY 2.0) Wikipedia


Fonti:


Per approfondire le altre tipologie di Jacana, potete consultare le rispettive schede dell'IUCN:

Microparra cepensis SCHEDA

Metopidius indicus SCHEDA

Actophilornis albinucha SCHEDA

Jacana jacana SCHEDA

Irediparra gallinacea SCHEDA

Jacana spinosa SCHEDA


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